Domenica 30 settembre 2018
In vetta al Monte delle Forbici, sfiorando i 3.000 metri
Un eccezionale balcone affacciato sulla testata della Valmalenco, che culmina nei 4050 metri del Pizzo Bernina. Questo è il Monte delle Forbici, un “quasi tremila” la cui ascesa non comporta di per sé difficoltà alpinistiche, anche se, svolgendosi in ambiente d’alta montagna, richiede comunque passo sicuro e gamba allenata.
Dalla diga del lago di Campomoro si imbocca il classico sentiero per il rifugio Marinelli. Superato il costone iniziale, si cammina tra i larici fino all’attacco dei famosi “sette sospiri”: una successione di dossi erbosi in cima ai quali sorge il rifugio Carate, che, a causa della particolare conformazione del terreno, appare e scompare continuamente alla vista. Accompagnati dai fischi delle marmotte si arriva finalmente al rifugio (chiuso a fine stagione), da cui, piegando a sinistra, si rimonta il fianco orientale del Monte delle Forbici. Vi si giunge in meno di un’ora dal Carate, per traccia ben segnata e qualche sfasciume. Già durante la salita il panorama man mano si apre, ma è dalla vetta che la vista si fa grandiosa e spazia a 360 gradi, dal Pizzo Scalino al Monte Disgrazia, dalle cime orobiche al Bernina e ai vari Roseg, Scerscen, Argient che gli fanno corona.
In discesa, dopo essere ripassati dal rifugio Carate e aver ripercorso i “sette sospiri”, si può deviare verso la verde conca dell’Alpe Musella, dominata proprio dallo scosceso versante sud del Monte delle Forbici («Eravamo lassù?»). Da qui si chiude il giro tornando a Campomoro.
Ritrovo: Parcheggio diga di Campomoro Valmalenco (SO)
Orario: ore 9.00
Difficoltà: media / impegnativo il dislivello (E/EE)
Durata: 5h 30′ (pause escluse)
Dislivello: 1000 metri circa
Quota massima: 2910 metri (vetta Monte delle Forbici)
Abbigliamento: scarpe o scarponi da trekking, pile, giacca/guscio impermeabile, cappello, guanti
Pranzo: al sacco
Posti: 15
Costo: € 20,00.
Iscrizioni: entro venerdì 28 settembre 2018