La pietra e l’acqua: curiosando tra Cornizzolo e Corni di Canzo
Gutta cavat lapidem…dicevano gli antichi. Se poi la lapis, la roccia in questione, è calcarea, gli effetti dell’acqua su di essa sono spesso curiosi. Come i “campi solcati” e i blocchi di pietra del Sasso Malascarpa, protagonisti di questa escursione.
Da Gajum (480 m), frazione di Canzo (CO), si risale l’ombroso versante nord del Monte Cornizzolo, sbucando all’aperto alla “colma”, nei pressi del rifugio Consiglieri. Ammirato il panorama sul sottostante lago di Annone e la Brianza, si continua in lieve salita fino alle curiose forme del Sasso Malascarpa. Scendiamo ora per sentiero fino alla Colma di val Ravella, non prima di aver dato un’occhiata stupita ai “campi solcati”. Dalla Colma, sempre in discesa, passando nel bosco sotto la parete sud del Corno di Canzo occidentale, raggiungiamo il rifugio Terz’Alpe (800 m), da cui si torna a Gajum lungo l’ombrosa val Ravella, ricca di acque e di ponticelli.
COSA VEDREMO: distese calcaree che sembrano arate, rocce “lavorate” da mani giganti, i grattacieli di Milano e gli Appennini (forse)
PERCHE’ VENIRE: per scoprire sculture naturali in un grandioso museo e cielo aperto
COSA PORTARE (oltre al normale equipaggiamento da montagna): mascherina chirurgica (no FFP2 o 3), gel disinfettante per le mani (se occorre lo fornirò io), occhiali da sole, cappellino da sole o bandana. All’inizio della camminata spiegherò come e quando sarà opportuno utilizzare questi dispositivi e indumenti.
Ritrovo di partenza: Parcheggio di Gajum, frazione di Canzo (CO).
Per chi viene in auto, se lo desidera: ritrovo a Seregno (MB), parcheggio viale Repubblica 188 (SS. 36 direzione Lecco, uscita Seregno S.Salvatore).
Orario: ore 9.00 a Gajum (ore 8.00 a Seregno)
Difficoltà: media (E)
Durata: 5 h (pause escluse)
Dislivello: 750 metri circa
Quota massima: 1200 metri (Sasso Malascarpa)
Pranzo: al sacco
Punto d’appoggio: rifugio Terz’Alpe
Costo: € 20,00 (gratis gli under 14, accompagnati)
Pagamento: il giorno dell’escursione